Dieci motivi per non emigrare in Irlanda, I.
Fine anno, tempo di bilanci.
Molto è cambiato in Irlanda in solo un anno. Inutile richiamare gli echi del disastro dell’economia irlandese, passata dalle stelle alle stalle. Il paese soffre, tutti soffrono. Se prima si assisteva ai continui afflussi da tutta Europa, ora questo fenomeno si è arrestato. Stesso discorso per gli italiani. Quelli che c’erano e hanno mantenuto il lavoro sono rimasti, gli altri – per fortuna – se ne stanno finalmente andando alla ricerca dei propri paradisi ideali.
Non mi piacciono i motivatori, sopratutto che vogliono sempre spingerti a fare qualcosa di cui non ti senti pronto o preparato. Quelli che ti vogliono sempre al limite delle tue prestazioni personali e professionali. Tra il motivare e demotivare, passa la verità ed è lì che mi voglio infilare. Senza mai dimenticare che parliamo della mia verità. La mia, non la tua. Autorevole se vuoi, infondata se ti pare.
Propongo così una prima lista di motivazioni per evitare di trovarsi ancora connazionali in preda alla febbri della Sindrome di Lyndon. Prevenire è meglio che curare, dicevano i finti Medici Dentisti Italiani (mi pare).
Chiudo il cappello introduttivo e vi lascio al primo infame decalogo.
1. Lavoro. Non c’è ne più molto. Se decidete di trasferirvi alla ricerca di un lavoro mettete in conto di sprecare molto tempo e soldi. Sappiate che ora richiedono skill di alto livello ed un ottimo inglese, altrimenti andrete a nutrire le fila dei cheap slaves. La Tigre celtica è stata sotterrata definitivamente e le percentuali di disoccupazione sono decisamente alte. Pensateci.
2. Nepotismi e clientele. Quando arrivate qui non siete nessuno e non ci sono gli amici di papà a darvi una mano. Riuscirete a cavarvela se siete professionalmente validi. Sul posto di lavoro verrete gratificati se dimostrerete di meritarlo. Sarete un italiano figlio di nessuno che lavora con figli di nessuno provenienti da tutto il mondo. Il resto sono chiacchiere. Le vostre.
3. La pioggia. Se siete turisti lo troverete caratteristico; vivendoci, se siete amanti del clima mediterraneo, vi deprimerete con conseguenze irreparabili. Se non reggette inverni lunghi e bui ed estati molto piovose, rimanete dove siete e cercate mete più consone ai vostri desideri e bisogni. L’Irlanda è così, il clima non cambierà di certo per le vostre lamentele. L’uomo è finito, accettatelo.
4. L’inglese. Se pensate che basti un corso di Inglese e qualche missiva mandata anni fa al pen pal, scordatevelo. Gli irlandesi parlano con il loro accento e siete voi a dovervi uniformare, non loro. Di rimando saranno molto pazienti con voi se vi metterete nell’ordine di idee di lavorare sulla comprensione e pronuncia. Ahimè, l’Oxford English è parlato solo dal 5% dei madrelingua, quindi scordatevi che tutti vi parlino scandendo ogni singola parola. Il problema è vostro e serve tempo e dedizione per migliorare.
5. Divertimenti e tempo libero. Se siete sotto i 25 anni avrete quello che volete: alcool, sesso e baccanali sono accessibili. Se cercate altro, mettetevi in testa che non siamo ne a Parigi ne a Roma. Questa è una capitale che si è messa a regime con il resto d’Europa da circa 20 anni. C’è fermento ma ha bisogno di supporto e pazienza. Per il resto ci sono Teatri, Cinema, Concerti. Lo stesso che trovereste in una tristerrima provincia italiana. Se poi non vi piace la proposta o lo stile, non è un problema della città. Potreste sempre contribuire, ma si sa che a parlare si fa sempre prima.
6. Estate. Non c’è.
7. Integrazione. Gli italiani sono ben accetti in Irlanda ma non pensate di arrivare qui ed utilizzare gli stessi metodi per fare conoscenza. Non sono apprezzati i ruffiani e pallonari. Se volete costruirvi amicizie dovrete essere in grado di meritarvele. Quanti amici immigrati avete in Italia? Fate un conto prima di lamentarvi di essere soli in un città che conta quasi un milione di abitanti. Gli Irlandesi, pur essendo un popolo abbastanza curioso e chiacchierone, non diventeranno vostri amici alla seconda uscita.
8. Vizi. Le sigarette costano una fortuna e l’alcool non è da meno. Se siete viziosi assicuratevi di guadagnare bene.
9. Cucina. Se siete abituati alla cucina casalinga tradizionale italiana non venite per niente. Non tutte le culture vivono per la carbonara ed il buon vinello, e non potete pretendere di trovare casa vostra ovunque. Scordatevi, inoltre, di mangiare decentemente italiano in Irlanda. Solo aprendovi a nuove esperienze culinarie avrete speranza.
10. L’Irlanda non e’ l’Italia.
I primi dieci motivi per non emigrare in Irlanda, I.